Monday, May 21, 2012

Ma a questo punto, chi vorrebbe la crisi?


Negli anni del dopoguerra, gli Stati Uniti hanno rinforzato il peso politico, culturale ed economico a livello globale. Tutti gli altri Stati, erano sicuramente più piccoli e insignificanti a livello globale, benché forti essi siano.

Quindi, se qualche economia avesse voluto emergere, poteva farlo, unicamente colpendo le economie forti e filo-americane. E questo sembra proprio che sia successo.

Hai mai fatto caso che gli stati BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) ora sono al centro dell’attenzione mediatica, politica e finanziaria? E hai provato a paragonare il peso mediatico che questi avevano rispetto la fine degli anni 90 o inizio 2000?

È incredibile vedere quanto, siano cresciute queste economie, in tutti i campi. E se poi aggiungiamo il Middle East, possiamo facilmente capire che, oggi, gli equilibri sono cambiati in modo drastico. Oggi, gli Stati Uniti, rimangono comunque molto forti, e mi auguro che lo siano sempre, tuttavia ci sono anche altri Stati che sono cresciuti.

Ed in tutto questo, la domanda non è più solo,” come posso sopravvivere alla crisi”, ma diventa anche “come posso trarre a mio vantaggio la crisi”.  

Be, sicuramente se afferri i come cambiano gli equilibri mondiali, puoi sentire il rumore di fondo che questo movimento ha. E se lo capisci, puoi seguirlo e magari anticiparlo.

Luigi Foscale

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