Oggi l’opinione pubblica critica le banche perché impiegano i propri soldi per comprare il debito pubblico del proprio Paese, anziché prestarli a chi ne ha bisogno. In pratica, sembra strano, ma le banche hanno smesso di fare le banche.
L’attività di una banca è semplice. Compra il denaro da te, quando versi la liquidità sul conto corrente. Ti vende il denaro, quando ti indebiti (mutuo, carta di credito, leasing...). La differenza tra quel poco che la banca ti accredita sul conto corrente, e quello sproposito che paghi di interessi, è il guadagno della banca. Questa, era l’attività ordinaria delle banche che, così facendo, prestavano un servizio a chi ne aveva bisogno.
Tuttavia, negli ultimi 20 anni, le banche, che non guadagnavano ”abbastanza” dall’attività ordinaria, si sono avventurate in operazioni ad alto rischio (i derivati), ma che davano guadagni immediati ancora maggiori. La prova che erano investimenti rischiosi, è stata confermata dalla crisi attuale.
Ora, il problema è molto serio: l’economia reale si è fermata. Chi aveva bisogno di liquidità, non la ha ricevuta, perché le banche l’avevano già impiegata. E a farne le spese, sono la giovane coppia che non può farsi il mutuo, il commerciante che non ha il leasing per ingrandire il proprio punto vendita e le industrie a cui viene negata la liquidità per fare investimenti.
E il motore dell’economia reale, purtroppo, ma ovviamente, si è fermato.
Luigi Foscale
Luigi Foscale
No comments:
Post a Comment